La Primavera e l’Autunno sono i periodi ideali per esplorare il Conero attraverso i suoi sentieri.
Mentre d’estate la vista del monte dalla sue spiagge dona quel senso di benessere che solo il verde e l’azzurro insieme ti sanno donare quando è tanto caldo, nelle stagioni meno calde immergersi nel verde del Parco del Conero dona energia ai 5 sensi.
Poter attivare appieno: vista, udito, olfatto, gola e tatto è quel lusso che solo in rare occasioni ci è permesso di avere.
Il Monte Conero dona, di giorno, l’occasione di godere di panorami incantevoli dall’alba al tramonto; durante la notte il Monte è quel balcone immenso da cui osservare le stelle e i pianeti con i suoi allineamenti.
Se poi tutto ciò’ ti è permesso goderlo nel più completo silenzio, al massimo con i rumori del monte, puoi veramente arrivare a toccare la bellezza del creato.
Il profumo del monte raggiunge la sua massima espressione in primavera, ma anche in autunno, quando ai profumi meno intensi della natura che sboccia, si sopperisce con gli odori del mare agitato e della vendemmia.
Toccare i sassi nelle sue più svariate forme, colori e grandezza, ti permette di rilassare la mente e ti puoi anche talvolta incontrare con colei che del balance stone ha fatto la sua fugace espressione artistica, ma anche una intensa occasione di pacificazione dell’animo. E’ difficile definire una sensazione che puo’ avere manifestazioni molto personali di benessere, anche per chi si ferma solo ad osservare. .
Insomma non è un caso che in questo monte - popolato di eremiti fin dall’anno 1000 -, ci fosse di che vivere, mangiare, osservare e godere.
Frutti di terra e di mare , sono diventati poi un’arte culinaria da cullare e proteggere: quanto di più la natura potesse offrire, qui è stato coltivato.
La terra dona i suoi frutti a chi la rispetta e la ama. Qui si sono riprese antiche colture, ambientati vitigni e frutti, lasciate diffondersi e radicare piante ad arbusti dalle molteplici proprietà, diventando, per chi vuole, fonte di preziose ricerche e applicazioni.
Qui prolifera il mollusco da cui si estraeva la porpora, qui spopola il corbezzolo i cui colori hanno ispirato i colori della Bandiera Italiana, qui la ginestra ha trovato il proprio paradiso e la vite ha radicato producendo un vino rosso rubino che sa di frutta.
Se si vogliono studiare le sfumature di colore, qui la gamma è completa, lo stesso cielo assume delle tonalità che sfumano e sfuggono rapidamente dietro il vento e la luce del sole.
Qui potete osservare la natura nella sua espressione più artistica. Frequenti, dopo i temporali, sono le rappresentazioni dei raggi del sole che penetrano le nuvole per poi arrivare ad irradiare un particolare, un campanile, una chiesa, un paese e farti sorprendere dalla bellezza fulminante di un cielo dopo la tempesta. Cogliere così il genio di quei pittori che hanno fissato nelle loro opere disseminate in tutte le chiese, il fotogramma di una sera di mezza estate .
Qui è come se natura avesse suggerito all’uomo che cosa fare e non fare, ma anche gli uomini e le donne hanno lasciato che la natura facesse da maestra.
Mai vorremmo che questo insegnamento venisse meno.
Ci sono 18 sentieri nel Parco del Conero che ti portano in questi luoghi segnati dalla bellezza: vieni a scoprirlo.
Acanto Country House : riproduzione vietata foto di Barbara Girotti